Gli uomini del capo: il rischio di rimanere sempre e solo gregari

Monte Rushmore

Hai mai usato un ombrello?

Domanda strana e risposta scontata, quindi te ne faccio un’altra.

Sai a cosa serve un ombrello?

Altra domanda strana con risposta semplice: per ripararsi dalla pioggia, ovvio.

Per alcuni anche dal sole, ma tralasciamo le differenze culturali.

Tutti, almeno una volta nella vita, abbiamo usato un ombrello per ripararci dalla pioggia.

A volte abbiamo pure dato riparo ad altre persone.

Il termine che ricorre più spesso quando parliamo di ombrelli, quindi, è ‘ripararsi’, che deriva dal verbo ‘riparare’.

Vediamo ora una breve descrizione di tale verbo, presa dalla Treccani: “Proteggere, difendere da una cosa pericolosa o dannosa, opponendo a essa un ostacolo o impiegando altro accorgimento”.

Possiamo, quindi, affermare che ‘ripararsi’ è sinonimo di ‘proteggersi’, magari con l’ausilio di un oggetto che si frapponga tra noi e il pericolo.

Bene, è esattamente quello che fa l’ombrello: si frappone tra noi e ciò che riteniamo dannoso in quel momento, ovvero la pioggia.

A nessuno piacerebbe farsi una “doccia naturale”, magari d’inverno con il freddo, per poi prendersi una broncopolmonite.

Dove voglio arrivare con tutta questa premessa, apparentemente senza senso?

Ora te lo spiego.

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Meglio un uovo oggi o la gallina domani?

uovo e gallina

Meglio un uovo oggi che una gallina domani

oppure

Chi non risica non rosica

Il primo proverbio invita ad accontentarsi di un qualcosa che si può avere subito, seppur meno desiderato, piuttosto che rischiare per qualcos’altro di molto più grande in futuro e normalmente più difficile da raggiungere.

Il secondo, invece, invita a non essere eccessivamente prudenti o timorosi perché così facendo è difficile riuscire a ottenere qualcosa.

Ora ti faccio una domanda.

Se ti venisse chiesto di rinunciare a un incarico (o candidatura) minore oggi per averne uno più prestigioso in futuro, quale decisione prenderesti?

Sono convinto che il 99% delle persone sceglierebbe una delle due strade.

Ecco cosa ne penso io.

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Il tragico destino dei social media (le mie previsioni)

Previsioni social media 2021

Se vuoi scoprire 1) come evolverà il mondo dei social nel giro di un anno e 2) come devi comportarti per non farti trovare impreparato, allora leggi attentamente questo articolo fino all’ultima parola.

Forse è un po’ lungo, ma ne vale la pena.

Allora, inizia a seguirmi attentamente.

Se escludiamo per un momento l’assalto dei seguaci di Trump al Campidoglio, qual è la notizia più rilevante di questi giorni per quel che concerne i media?

Suggerimento: riguarda sempre l’attuale Presidente degli Stati Uniti d’America.

La sai?

Chiediamo l’aiuto da casa?

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Il pazzo piano di Babbo Natale per vincere le elezioni (e non solo)

babbo natale in battaglia

So che è Natale e vorresti rilassarti un po’ insieme ai tuoi cari, ma volevo parlarti di questo bizzarro personaggio che ha bussato alla mia porta stanotte.

Era basso, con le scarpe a punta e le orecchie da folletto.

Gli ho chiesto chi fosse e lui mi ha confidato di essere un messaggero di Babbo Natale.

“Santa Claus sta invecchiando e non riesce più a fare il giro del mondo partendo dalla Lapponia, come una volta”, mi dice.

Ma sarà questa la verità, mi chiedevo?

Ho capito quasi subito che si trattava di altro: il nostro “Corriere di Doni” preferito ci è rimasto molto male per come è stato trattato dalle tv, dalle radio e soprattutto sui social.

Così il folletto ha vuotato il sacco.

Babbo Natale si lamenta del fatto che il mondo non è più quello di una volta, che viene continuamente bullizzato per il suo aspetto fisico e la sua esistenza viene addirittura messa in discussione da un manipolo di potenti eretici senza radici.

Si lamenta che in pochi parlano di lui, annebbiati anche dal terribile incantesimo del Dr. Covid.

Ha paura che vogliano sostituirlo con qualcuno di più politicamente corretto.

Più che l’età, sono questi dispiaceri ad averlo fatto stancare.

Stava per mollare tutto.

E voleva il mio consiglio.

Così ho preso carta e penna per mettere nero su bianco il nuovo piano di battaglia.

Una perfida strategia che gli avrebbe consentito di scacciare la tristezza e ritornare protagonista.

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Donna Rotunno: la lezione di posizionamento de “L’ultima femminista” su come diventare un personaggio

Donna Rotunno

Donna Rotunno è un’avvocato molto famoso negli Stati Uniti ed è specializzata nel difendere gli uomini accusati di stupro.

Si chiama Donna di nome, ma per molte non è degna di portarlo a causa del tipo di clienti che assiste.

Il suo cliente più famoso è Harvey Weinstein, il produttore cinematografico al centro del più grande scandalo mondiale per presunte molestie e aggressioni sessuali commesse nei confronti di donne del mondo dello spettacolo, ma non solo.

Proprio per questo è costantemente sotto attacco da parte del movimento femminista “MeToo”.

In Italia è toccato a Junior Cally, ad esempio.

La Rotunno sta conducendo una crociata contro tale movimento, accusandolo di promuovere una cultura che infantilizzerebbe le donne e premierebbe il vittimismo.

La signora gode assai della rabbia che provoca nei suoi contestatori e si definisce come “L’ultima femminista” (nel senso di “definitiva”, “suprema”, “più grande”, “l’ultima vera rimasta”, etc.), nonostante rappresenti uno dei più noti predatori d’America (ecco il contrasto).

Ma lei difende il femminismo, il ‘suo’ femminismo.

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