Come convincere chiunque a fare qualsiasi cosa (4 storie pazzesche)

Se il tuo obiettivo è quello di imparare le tecniche manipolatorie e persuasive per ottenere qualsiasi cosa da chiunque, allora ti trovi nel posto giusto.

Voglio raccontarti quattro storie incredibili da cui puoi estrapolare degli insegnamenti molto utili da sfruttare a tuo vantaggio in politica, nel business e nella vita di tutti i giorni.

Prima di continuare nella lettura, però, devo avvertirti: quanto scoprirai potrebbe infastidirti perché non tutti sono pronti per certi contenuti.

Se sei una persona che ha delle remore a mettere in pratica certi insegnamenti, allora è il caso che ti fermi qui.

Se, invece, sei una persona ambiziosa e determinata a raggiungere i tuoi obiettivi, allora potrai sicuramente trarre beneficio dalla lettura.

Ecco le quattro storie.

1. “Il più spietato figlio di puttana che tu abbia mai incontrato”

Florida, 1980.

Nello “Stato del Sole”, un colto 34enne di bell’aspetto stava percorrendo i passi che lo dividevano dal banco degli imputati, dove di lì a poco sarebbe stato condannato a morte per aver compiuto tre omicidi.

Lo aspettava una sentenza che lo avrebbe condotto sulla sedia elettrica.

Avrebbe potuto essere l’avvocato difensore o il procuratore dell’accusa, ma nonostante i suoi studi, le sue esperienze e le sue capacità aveva scelto un’altra strada.

Il giudice, prima di emettere la sentenza, rimanendone addirittura affascinato, arrivò a pronunciare queste parole:

Si prenda cura di se stesso, figliolo. Glielo dico sul serio, si prenda cura di se stesso. È una tragedia per questa corte vedere una tale totale assenza di umanità come quella che ho visto in questo tribunale. Lei è un uomo giovane e brillante, avrebbe potuto essere un buon avvocato. Avrei voluto vederla in azione, ma lei si è presentato dalla parte sbagliata. Si prenda cura di lei. Non ho nessun malanimo contro di lei. Voglio solo che lo sappia. Si prenda cura di se stesso.

giudice Edward Cowart

Quell’uomo all’apparenza docile, che era riuscito a incantare anche il giudice e a suscitare un po’ di empatia, a dispetto di tutto quello che era successo, si chiamava Ted Bundy.

E non aveva commesso solo tre omicidi, ma almeno trenta.

Fu lui stesso a confessare i rimanenti, anche se le autorità non erano riuscite a trovare prove sufficienti e dimostrare che il colpevole fosse lui.

La sentenza fu eseguita solo nove anni dopo e nel mezzo Ted Bundy riuscì a rinviare per ben tre volte la pena capitale.

Nonostante tutto quello che aveva fatto.

Nonostante non avesse mai provato alcun rimorso.

Come ci riuscì?

Te lo spiego qui.

2. “Vada a farsi fottere”

Ellis Boyd Redding, detto Red, è rinchiuso nel carcere di Shawshank per omicidio da quando era giovanissimo.

Condannato all’ergastolo.

Dopo vent’anni di prigione, si è fatto un ‘nome’: controlla il contrabbando all’interno del carcere ed è in grado di procurare praticamente ogni oggetto gli venga richiesto.

Un’abilità molto preziosa da spendere dietro le sbarre.

Ogni dieci anni, Red si presenta davanti a una commissione che si occupa di giudicare se un carcerato sia davvero cambiato, se si possa considerare riabilitato e se sia possibile concedergli la libertà condizionata sulla parola.

Presidente della commissione: “Ci risulta che lei sta scontando una condanna a vita, signor Redding. Dopo … anni si sente riabilitato?”

Red: “Sì signore […]”

Per tre volte consecutive, Red non riesce a convincere chi gli sta davanti che si è realmente pentito e che ora è una persona diversa da quella che aveva commesso uno stupido e terribile errore di gioventù.

Sono passati trent’anni.

Ne passano altri dieci.

Un bel giorno, durante la conta mattutina, la cella del suo amico Andy era vuota.

Era riuscito a fuggire grazie a un buco scavato pazientemente in vent’anni di prigione.

Ormai senza speranze e senza il suo migliore amico, Red si appresta a sedersi per la quarta volta davanti alla commissione per la libertà condizionata.

Presidente della commissione: “Ellis Boyd Redding, lei è stato condannato all’ergastolo nel 1927. Dopo quarant’anni si sente riabilitato?”

Red: “Riabilitato? […]”

Rilascio concesso.

Com’è riuscito Red a convincere la commissione, dopo che per tanti anni le aveva provate tutte pur di dare un’impressione positiva e riuscire nell’intento?

Che atteggiamento ha avuto?

Quali parole ha usato?

E perché hanno funzionato, stavolta?

Quale principio manipolatorio ha sfruttato Red?

Quale altro criminale era un maestro nel padroneggiarlo?

Ho scritto tutto qui.

3. I segreti manipolatori della setta

È la notte tra l’8 e il 9 agosto del 1969.

Tre giovani entrano armati di revolver calibro 22, di coltelli e di una corda di nylon lunga tre metri al 10050 di Cielo Drive, sulle colline di Bel-Air a Los Angeles.

Uccidono la modella Sharon Tate, moglie incinta di otto mesi e mezzo del regista Roman Polański, tre suoi amici che erano in visita in quel momento e un ragazzo di 18 anni che stava lasciando l’abitazione del custode.

Cinque omicidi, un eccidio.

Gli esecutori materiali sono tre giovani: Tex Watson (23 anni), Susan Atkins (21 anni) e Patricia Krenwinkel (21 anni).

Il mandante di questa feroce e tragica azione non si trova lì con loro, ma li aspetta tranquillo allo Spahn Ranch, un ranch cinematografico temporaneamente occupato e utilizzato come base da “The Family”.

“The Family” era una setta creata e plasmata dal ‘guru’ criminale Charles Manson.

Com’è riuscito quel losco individuo a plagiare e convincere quei giovani ragazzi a compiere alcuni degli omicidi più efferati della storia degli Stati Uniti d’America e a seguirlo nella sua missione? (Manson aveva capito come attirare dei seguaci pronti a tutto per lui, ma come?)

Quale concetto estremamente persuasivo e manipolatorio usò per indurre i suoi seguaci a fare qualcosa e far credere loro che si trattava di una cosa giusta, quando in realtà non lo avrebbero fatto di loro spontanea volontà? (Si tratta di una formulazione scoperta da un eminente professore della prestigiosa Duke University).

Perché, ferocia a parte, l’eccidio di Cielo Drive divenne uno degli eventi più tragicamente simbolici della storia americana e Manson uno dei criminali più famosi e (purtroppo) idolatrati dell’epoca?

Manson aveva capito che c’era bisogno di un certo tipo di azione da compiere per uscire dall’anonimato e diventare un personaggio, ma che tipo?

Trovi qui la risposta.

4. Il tuo politico preferito è uno psicopatico?

Da anni la scienza è al corrente che il cervello degli psicopatici è differente da quello delle persone normali: grazie a scansioni cerebrali è possibile notare un’attività ridotta in certe aree.

Tu non sei un medico, non sei uno scienziato e non disponi dei macchinari per poter fare scansioni cerebrali.

E poi, diciamocela tutta, quando conosci una persona e ci parli insieme, anche avessi a disposizione la strumentazione adeguata, cosa fai?

“Scusa, posso portarti con me in laboratorio e analizzarti prima di avere un qualche rapporto con te?”

Dubito tu riesca a dire e fare una cosa del genere.

Eppure ognuno di noi entra quotidianamente in contatto con una moltitudine di persone.

Alcune di queste sono conosciute, altre nuove.

Come puoi fare per riconoscere se chi ti trovi davanti è uno psicopatico (o una psicopatica) e devi, quindi, metterti in stato d’allerta?

(questo è molto importante per te e per i componenti della tua famiglia)

Secondo uno dei più grandi e cruenti criminali di tutti i tempi, non è possibile:

Society wants to believe it can identify evil people, or bad or harmful people, but it’s not practical. There are no stereotypes.

Ted Bundy

Bundy sostiene che non ci sono stereotipi che possano aiutare a identificare le persone malvagie.

Forse lo diceva per darsi delle arie, forse perché è davvero così.

Secondo un recente studio scientifico, però, è possibile individuare dei pattern comuni tra questi personaggi.

Sono stati scoperti 9 modi in cui comunicano differentemente gli psicopatici, che permettono di capire fin dalla prima conversazione se stai parlando con uno di loro oppure no.

Attenzione, però, non tutti gli psicopatici sono pericolosi, molti di loro non sono serial killer, ma imprenditori e politici di successo.

Magari i tuoi preferiti.

Come fare, quindi, per provare a individuarli e capire se sono pericolosi o meno?

Ci siamo, finalmente.

Il cerchio si chiude

Ora, i casi sono due:

  1. Ci pensi tu, nel senso che ti metti giù d’impegno e cerchi di estrapolare da solo i segreti contenuti nelle quattro storie oppure
  2. Vuoi tutto pronto, dato che ho già fatto io il lavoro per te.

Nel primo caso, mi ha fatto comunque piacere che tu abbia dedicato del tempo a questa lettura.

Nel secondo, ho preparato per te un qualcosa di molto utile e interessante:

“I misteriosi segreti di manipolazione di alcuni tra i più famigerati serial killer e psicopatici della storia. E come puoi usarli per ottenere qualsiasi cosa da chiunque.”

Questo è il titolo del primo numero della mia newsletter cartacea in cui sono contenute le risposte che cerchi.

Quelle risposte di cui avevi bisogno alla fine di ogni paragrafo di questo articolo e che ti hanno spinto ad arrivare fino a qui.

Ecco un piccolo assaggio di ciò che puoi trovare dentro:

  • Come il criminale Ted Bundy è riuscito a convincere i giudici a rinviare la sua condanna a morte (pag. 5-6);
  • Le esatte parole con cui l’ergastolano Red è riuscito a farsi rilasciare sulla parola dopo che la richiesta di libertà vigilata gli era stata rifiutata infinite volte (pag. 6-7);
  • Come far suscitare empatia nei tuoi confronti anche quando hai commesso qualcosa di grave (pag. 9);
  • La singola azione da compiere per uscire dall’anonimato e diventare il personaggio del momento. L’ha usata Luca Zaia per scalare la classifica e diventare il politico con il più alto gradimento durante la prima emergenza da Coronavirus. Un criminale di piccolo cabotaggio di nome Charles Manson, invece, la usò per diventare uno dei più famigerati serial killer di tutti i tempi (pag. 14-15);
  • Come indurre una persona a fare qualcosa, facendole credere che sia stata lei a decidere di farlo di sua spontanea volontà (pag. 16-17);
  • Come Charles Manson è riuscito a creare una setta di seguaci fedeli e pronti a fare qualsiasi cosa per lui. E come puoi riuscirci anche tu, beneficiandone a livello politico, sociale ed economico (pag. 15-16);
  • 9 modi per capire capire fin dalla primo incontro se stai parlando con uno psicopatico. Scopri se tu e la tua famiglia siete in pericolo, prima che sia troppo tardi (pag. 18-19-20).

Prima, però, voglio mettere tutte le carte in tavola perché non sono sicuro che faccia per te.

Per essere chiaro, questa newsletter:

  • È solo cartacea, nero su bianco, e ti arriverà a casa tramite corriere con tracciamento. Non verrà distribuita digitalmente, quindi non chiedermelo;
  • Non è economica: il prezzo è di 97 euro, la spedizione è gratuita. Se la prima cosa che guardi in un prodotto come questo prima di acquistarlo è il prezzo, allora non fa per te;
  • Non è un’enciclopedia: contiene tutte le informazioni necessarie e utili in 20 pagine piene. Se sei una persona che guarda solo al numero di pagine di un documento per stabilirne il valore economico, allora non fa per te. Il valore sta nelle informazioni di qualità, non nella quantità;
  • Non esiste il rimborso. Non provo simpatia per gli acquirenti seriali di Amazon che comprano qualsiasi cosa, ne usufruiscono e poi con scuse ridicole chiedono il rimborso e rimandano indietro la roba (nemmeno sempre). Se la spedizione arriva danneggiata, sarà mia cura rimandarti il tutto senza alcuna spesa aggiuntiva. Questo mi sembra naturale.

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