Recentemente abbiamo assistito a una guerra di religione tra pesi massimi dell’arte pasticciera: Iginio Massari ed Ernst Knam.
Due mostri sacri che abbiamo imparato a conoscere anche grazie a trasmissioni come Masterchef e Bake Off.
Il primo, bresciano purosangue con base a Brescia.
Il secondo, tedesco naturalizzato italiano con base a Milano e allievo di Gualtiero Marchesi.
Ammetto la mia ignoranza in materia: se non fosse stato per mia moglie non saprei nemmeno della loro esistenza.
Poi, a forza di ingrassare solo guardando i loro capolavori in tv, ho iniziato a studiare i personaggi in questione.
A essere sinceri, non mi è mai interessato un granché dei loro dolci, non essendo un golosone, ma ho sempre apprezzato le loro qualità di leadership e la storia di come sono partiti dal nulla per arrivare al successo (meritato).
Proprio al mio occhio allenato non è sfuggita la querelle tra i due.
Se a te è sembrata una normale lite da condominio, sappi che dietro c’è molto di più.
Andiamo a vedere cos’è successo e poi entriamo nei dettagli.
Lite per il temperamento del cioccolato o per il dominio sul cioccolato?
Massari e Knam si sono scontrati sulla tecnica per temperare il cioccolato.
Durante un’ospitata a Masterchef, Iginio Massari spiegava ai concorrenti come eseguire correttamente tale tecnica.
Knam, infastidito dal vedere come non seguisse i suoi dettami, ha pubblicato un video in cui spiegava come si tempera ‘veramente’ il cioccolato.
Da lì è partita una lite che ha coinvolto la figlia di Massari, l’ufficio stampa e gli avvocati di Knam, e chi più ne ha più ne metta.
Come si è arrivati a tanto?
In fondo si tratta di una volgare cottura del cioccolato (bestemmia!).
Il motivo è presto detto: una tematica che sembra squisitamente tecnica nasconde in realtà una guerra di posizionamento.
Non tanto per il riconoscimento di miglior pasticciere, ma di guru del cioccolato (sottocategoria importante).
Knam si considera ed è riconosciuto come tale.
Molti dei suoi libri sono dedicati al cioccolato.
Leggi cosa c’è scritto nel suo sito:
Il cioccolato è la materia prima per eccellenza nei laboratori dello Chef Ernst Knam, in particolare all’interno di quello di cioccolateria, dove prendono forma prodotti come tavolette, cioccolatini, sculture, soggetti e altro ancora. Attraverso uno studio continuo e un tendere all’innovazione e agli abbinamenti particolari, lo Chef Knam ha dimostrato nel corso della sua carriera come il cioccolato, se calibrato e utilizzato nel modo giusto, possa essere protagonista o complemento degli ingredienti più svariati, dal dolce al salato.
Il concetto è questo: se vai a toccare un argomento in cui non sei l’autorità riconosciuta del settore e cerchi di rompere degli schemi o delle regole consolidate, devi aspettarti una reazione veemente di chi sta in cima alla piramide.
Potrebbe essere un buon modo per generare PR e finire sulla stampa, la lesa maestà.
Essere oltraggiosi pure.
A un patto, però: sapere quello che si fa, altrimenti il rischio è di venire massacrati.
Non tutti hanno le spalle larghe di Iginio Massari, che può permettersi di sfidare il Re del Cioccolato.
Tu puoi permetterti di sfidare il Draghi di turno in economia bancaria?
Salvini sull’immigrazione?
Il tuo superiore osannato come esperto di organizzazione aziendale?
Annamaria Bernardini de Pace come avvocato matrimonialista/divorzista?
E la lista sarebbe ancora lunga.
Potenzialmente ci sono almeno un paio di modelli che si potrebbero configurare:
- L’emergente talentuoso che sfida sul suo terreno il n.1 (la conosci la “tecnica del piedistallo”?);
- Il n.1 che si difende dall’assalto dell’emergente rampante.
Qualsiasi sia la situazione in cui ti trovi, ci sono dei passaggi intermedi, quasi sempre trascurati, ma importanti e da non tralasciare assolutamente.