Un marketing da Draghi: zero social, alta popolarità

Ecco una delle frasi che sento ripetere più spesso:

Sui social bisogna esserci e darsi da fare, altrimenti è come se non esistessi.

Qualche parola può anche variare o essere invertita, ma il senso è quello.

Ovviamente, non sono d’accordo.

Il motivo è semplice: c’è un grosso fraintendimento di cui nessuno parla e che fa tutta la differenza del mondo.

L’errore comune è quello di pensare che sia la sola presenza costante sui social la chiave del successo in politica o nel business.

Non è così.

E ora spiego il perché.

Sui social si può essere presenti o meno, lavorare con costanza o saltuariamente, ma se non sono gli altri a parlare di te (e tu devi far sì che avvenga in un certo modo) non conta niente.

Fartela e cantartela da solo è un esercizio inutile.

L’esempio più lampante è l’attuale premier, Mario Draghi.

Zero presenza sui social, ma domina l’agenda dei social.

Non comunica sui social, ma sui social si parla continuamente di lui (spesso nel modo in cui lui vuole che avvenga).

Ci sono centinaia, se non migliaia, di personaggi (politici e non) e di aziende che vanno alla grande senza bisogno di buttare l’esca in un mare dove vanno tutti a pescare.

In quel mare, i pescatori perderanno più tempo a parlare del loro collega che non c’è (facendo il suo gioco), mentre lui porta a casa risultati veri dove gli altri non si avventurano.

Non sto dicendo di abbandonare totalmente i social (se portano risultati misurabili, perché darsi la zappa sui piedi?), ma di staccarsi emozionalmente dalla massa di pecore e ragionare sulla vera utilità degli strumenti che si usano.

Gli strumenti (che nel tempo cambiano) sono al servizio della strategia, non il contrario.

Non esiste il “Faccio Facebook marketing”, ma “Faccio marketing e vediamo se, come strumento, Facebook è utile per la mia situazione oppure no”.

Il ragionamento “Se lo fa quello, lo devo fare anch’io”, denota impulsività e immaturità totale.

Quel tipo di persone sono quelle con le quali io non voglio avere a che fare, perché al posto dei neuroni hanno le icone di Facebook, Instagram, Tik Tok e simili.

Se a te sono rimasti gli ingranaggi originali, allora possiamo entrare in sintonia e lavorare seriamente per raggiungere gli obiettivi prefissati.

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